Dovremmo essere tutti femministi
“Facciamo un grave torto ai maschi educandoli come li educhiamo. Soffochiamo la loro umanità. Diamo della virilità una definizione molto ristretta. La virilità è una gabbia piccola e rigida dentro cui rinchiudiamo i maschi. Insegniamo loro ad aver paura della paura, della debolezza, della vulnerabilità. Insegniamo loro a mascherare chi sono davvero, perché devono essere, per usare un'espressione nigeriana, «uomini duri».”
“Ma la cosa peggiore che facciamo ai maschi - spingendoli a credere di dover essere dei duri - è che li rendiamo estremamente fragili. Più un uomo si sente costretto a essere un duro e più la sua autostima sarà fragile. E poi facciamo un torto ben piú grave alle femmine, perché insegniamo loro a prendersi cura dell'ego fragile dei maschi. Insegniamo alle femmine a restringersi, a farsi piccole. Diciamo alle femmine: puoi essere ambiziosa, ma non troppo. Devi puntare ad avere successo, ma non troppo, altrimenti minaccerai l'uomo. Se nella coppia guadagni di più, fai finta che non sia così, soprattutto in pubblico, altrimenti lo renderai meno virile
E se invece rimettessimo in discussione questa premessa? Perché il successo di una donna dovrebbe essere una minaccia per l'uomo? E se decidessimo semplicemente di eliminare questa parola (e credo che nessun'altra in inglese mi risulti altrettanto sgradevole): emasculation (castrazione)? Una volta in Nigeria mi sono sentita chiedere se non avevo paura di intimidire gli uomini. Non era un mio timore, anzi non ci avevo mai pensato, perché un uomo intimidito da me è esattamente il tipo di uomo che non mi interessa.”