Vita su un pianeta nervoso
Dieci modi per lavorare senza avere un crollo nervoso
Cercate di fare qualcosa che vi piace. In questo modo lavorerete meglio. Non vi sembrerà nemmeno di lavorare. Sforzatevi di considerare il lavoro un gioco produttivo.
Non cercate di fare di più. Cercate di avere meno cose da fare. Siate minimalisti del lavoro. Il minimalismo consiste nel fare di più con meno. Gran parte della vita lavorativa sembra ruotare intorno al fare di meno con più. Essere attivi spesso non è la stessa cosa che ottenere un risultato.
Stabilite dei limiti. Momenti della giornata e della settimana liberi dal lavoro, dalla posta elettronica, dalle scocciature.
Non stressatevi per le scadenze. Questo libro è già in ritardo, però lo state leggendo lo stesso.
Rendetevi conto che la vostra casella di posta non sarà mai vuota. Accettatelo.
Ogni volta che è possibile cercate di lavorare in maniera tale da migliorare un po’ mondo. Il mondo ci plasma. Migliorare il mondo migliora noi stessi.
Siate buoni con voi stessi. Se gli aspetti negativi del lavoro superano quelli positivi della paga, non fatelo. Se qualcuno si serve del suo potere per bullizzarvi o molestarvi, non permetteteglielo. Se odiate il vostro lavoro e avete la possibilità di filarvela durante la pausa pranzo, allora filatevela durante la pausa pranzo. E non tornate mai più.
Non attribuite un'importanza eccessiva al lavoro. Come ha detto Bertrand Russell: «Uno dei sintomi di un prossimo crollo nervoso è la convinzione che il proprio lavoro sia tremendamente importante» [Bertrand Russell, La conquista della felicità, traduzione di Giuliana Pozzo Galeazzi, TEA, Milano 2009, pag. 64.]
Non fate il lavoro che gli altri si aspettano da voi. Fate il lavoro che voi volete fare. Avete una vita sola. È sempre meglio viverla restando fedeli a se stessi.
Non siate perfezionisti. Gli esseri umani sono imperfetti. Il lavoro umano è imperfetto. Siate meno robot e più umani. Siate più imper-fetti. L'evoluzione avviene grazie agli errori.