Senza capo né coda

DUE BOMBOLE ovvero UNA DISCUSSIONE PER STRADA

Una ragazza dai capelli lunghi si guardò intorno. Eravamo per la strada.
Esaminò prima una vecchietta, poi esclamò ad alta voce: "No! Non va bene. Troppo debole!"
La vecchietta si offese e, non prima di aver bofonchiato qualcosa, se ne andò.
Allora la ragazza si diresse spedita verso di me.
Mi osservò analizzandomi attentamente e poi mi disse: "Scusi, mi potrebbe mantenere le mie due bombole per un po'?"
La guardai senza batter ciglio. Meditai. Risposi: "Va bene."
Avevo appena finito di articolare l'ultima sillaba, cioè "ne", che la giovane si sfilò una piccola borsetta di tessuto e me la porse.
"Tutto qui?" dissi io.
"Già." disse lei.
"E le due bombole?" dissi io.
"Gliele ho appena date." disse lei.
"Veramente lei mi ha dato la sua borsetta!" replicai io.
"Appunto!" replicò lei, come se questo chiarisse tutto.
"Mi vorrebbe fare intendere che in questa minuscola borsetta ci sarebbero due bombole?" chiesi io.
"Proprio così." rispose lei. E se ne andò.
Rimasi con la borsetta in piedi vicino ad un incrocio. Mi appoggiai ad un muro. Osservai distrattamente alcuni cartelloni pubblicitari. Riflettei un poco. Lessi alcune insegne di negozi. Guardai la borsetta. Era blu. Riflettei di nuovo. Aprii la borsetta.
Dentro c'erano due bambole.

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Vita su un pianeta nervoso

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Zio Vanja